Allerta fitosanitaria - Maggio 2025

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La redazione

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13/05/2025
Allerta fitosanitaria - Maggio 2025

Sintesi dell'allerta

L'autorità nazionale italiana per la protezione delle piante ha emesso nuovi avvisi riguardanti la diffusione di Ricania speculum nelle regioni centrali e settentrionali e il rilevamento di Phytophthora bilorbang nelle olive delle regioni meridionali.

In Italia, il Servizio Fitosanitario Nazionale ha pubblicato di recente dei bollettini tecnici sui due problemi emergenti.

Il primo avviso contiene una scheda tecnica relativa alla Ricania speculum (omottero simile alla lanterna maculata). Questo insetto flatide, originario del sud-est asiatico, è stato segnalato per la prima volta in Liguria nel 2009 e si sta diffondendo rapidamente nell'Italia centro-settentrionale. R. speculum è altamente polifaga (attacca vite, olivo, piante ornamentali, etc.) e può indebolire le piante nutrendosi e producendo melata. Nel documento si legge che non viene ancora classificata come un parassita da quarantena, ma a causa della sua rapida espansione merita di essere monitorata.

1. Ricania speculum (omottero flatide) - (omottero simile alla lanterna maculata)

Parassita: Ricania speculum

Colture colpite: vite, olivo, piante ornamentali

Regioni: Liguria, Emilia-Romagna, Marche

Data dell’allerta: inizio maggio 2025

Sintomi: gli adulti e le ninfe si nutrono della linfa delle piante, causando l'arricciamento delle foglie, la riduzione del vigore della pianta e la formazione di muffe fuligginose dovute alla secrezione di melata. Le uova vengono deposte sui rametti.

Azioni consigliate:

  • Utilizzare trappole verdi adesive a partire da agosto per individuare gli adulti.
  • Rimuovere e distruggere i rametti carichi di uova durante la potatura invernale.
  • Monitorare regolarmente le coltivazioni per verificare la presenza di nuove infestazioni.
  • Non ci sono ancora raccomandazioni specifiche riguardanti gli insetticidi; si consigliano controlli diretti sulle colture.

Il secondo avviso riguarda la Phytophthora bilorbang (ex P. taxon “oaksoil”), un oomicete recentemente individuato nelle olive italiane. È stato riscontrato come causa di marciume radicale e del colletto dell'olivo selvatico (Sardegna) e dell'olivo “Nera di Gonnos” in Calabria. Il patogeno può provocare appassimento, formazione di cancri al colletto e deperimento, soprattutto in terreni con ristagni idrici. Sebbene la P. bilorbang non sia presente in nessun elenco di quarantena d'emergenza, il bollettino avverte che la movimentazione di terreni infestati o di piante da vivaio può diffonderla.

2. Phytophthora bilorbang (marciume radicale e del colletto)

Agente patogeno: Phytophthora bilorbang

Coltura colpita: olivo

Regioni: Calabria, Sardegna

Data dell’allerta: inizio maggio 2025

Sintomi: appassimento improvviso, ingiallimento delle foglie, cancri al colletto e marciume radicale. I sintomi peggiorano in terreni poco drenati o con ristagni d'acqua.

Azioni raccomandate:

Le misure di controllo si concentrano sulla prevenzione.

  • Evitare di piantare in terreni che tendono a trattenere l'acqua.
  • Ricorrere a vivai certificati esenti dalla malattia (evitare di importare piante di olivo con il terreno).
  • Rimuovere le piante infette e smaltire il terreno in modo responsabile.
  • Nei vivai si raccomanda l'applicazione di fosfonati (fosetyl-Al), poiché i trattamenti con fosfiti sono considerati il controllo chimico più efficace per le malattie da Phytophthora.
  • Migliorare il drenaggio e ridurre l'irrigazione nelle parcelle infette.

Questi avvisi, emessi attraverso il portale del Servizio Fitosanitario Nazionale del Ministero dell'Agricoltura, costituiscono un avvertimento preventivo per i coltivatori. Gli agricoltori delle regioni colpite sono caldamente invitati a tenersi aggiornati in merito a questi avvisi, a monitorare regolarmente le loro colture e a consultare agronomi locali autorizzati prima di prendere provvedimenti. È necessario porre particolare attenzione alla prevenzione piuttosto che al controllo reattivo. L'adozione di strategie di gestione integrata dei parassiti (IPM) non solo migliora l'efficacia a lungo termine, garantendo la buona salute delle piante, ma promuove anche una protezione delle piante più sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale.